Rottamazione scooter: quale procedura seguire e quali sono i costi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Rottamazione scooter: quale procedura seguire e quali sono i costi

Come per qualsiasi altro veicolo, la rottamazione scooter passa attraverso i centri di raccolta autorizzati o le concessionarie delle case di produzione.

La procedura per la rottamazione di uno scooter è la stessa da seguire per altri tipi di motoveicoli o per le autovetture. Ciò vuol dire che anche i costi da sostenere sono gli stessi. Come si evince dalla guida dell’Automobile Club d’Italia, non esiste alcuna sostanziale differenza: la procedura di rottamazione riguarda qualsiasi tipologia di veicolo, compresi quei motoveicoli classificabili come scooter.

Prima di vedere nel dettaglio come procedere alla rottamazione e quali sono i costi della procedura, val bene definire correttamente cos’è uno scooter, dal momento che il termine non compare nella classificazione dei veicoli del Codice della Strada. La parola scooter – di origine inglese – è l’abbreviazione di motorscooter che la versione online del Cambridge Dictionary definisce come “una motocicletta molto leggera con ruote piccole“. Simile anche la definizione che ne da il sito della Garzanti (“motoveicolo di piccola cilindrata, con carenatura e ruote di diametro ridotto”). In buona sostanza, ciò che in genere differenzia uno scooter da una moto sono le dimensioni, la cilindrata e la presenza di una pedana che permetta a chi guida di tenere le gambe in parallelo.

Rottamazione scooter: demolizione o permuta

Nel caso in cui ci si voglia semplicemente disfare di un vecchio scooter, questo va consegnato ad un centro di raccolta autorizzato (altrimenti noto come ‘demolitore’). In caso di cessione, ossia di rottamazione scooter per acquisto nuovo, invece, il mezzo va consegnato ad un concessionario o ad una succursale della casa produttrice. Il gestore del centro raccolta o quello del concessionario/succursale devono poi procedere, entro trenta giorni dalla ricezione del veicolo, provvedere alla cancellazione dal Pubblico Registro Automobilistico. La richiesta di cessazione di circolazione per demolizione non può essere inoltrata nel caso in cui sul veicolo esista un fermo amministrativo pendente.

Qualora si verifichi tale eventualità, il proprietario del veicolo deve prima cancellare il fermo dal PRA e poi successivamente procedere con le pratiche per la demolizione. Per questo, è bene richiedere preventivamente una visura (sempre al PRA) per effettuare le verifiche del caso; è possibile rivolgersi direttamente alle unità territoriali dell’ACI che gestiscono il PRA. In alternativa, è possibile ottenere la visura per via telematica, attraverso il sito ufficiale dell’ACI (nella sezione ‘Servizi’) pagando una cifra pari a 8.83 euro.

Cosa fare per la rottamazione scooter

Per consegnare uno scooter presso un centro di raccolta o un concessionario, è necessario che il veicolo sia completo di targhe, carta di circolazione e certificato di proprietà. Se lo scooter è sprovvisto di targhe o di altra documentazione, alla consegna bisogna consegnare una denuncia di furto o smarrimento oppure la dichiarazione di resa denuncia. Al posto del certificato di proprietà si può allegare il foglio complementare. Inoltre, se il veicolo è corredato di Certificato di Proprietà digitale, il demolitore o il concessionario sono autorizzati ad utilizzarlo per la richiesta di cancellazione dal PRA.

Una volta consegnato il motoveicolo, il centro di demolizione è chiamato a rilasciare un certificato di rottamazione. Questo documento deve essere completo delle seguenti informazioni: i dati anagrafici e l’indirizzo del proprietario o detentore dello scooter; i dati di identificazione e la firma del titolare dell’impresa che rilascia il certificato; l’autorità che ha rilasciato l’autorizzazione all’impresa; la data e l’orario di rilascio del certificato e dell’accettazione dello scooter; l’impegno, da parte del demolitore, a provvedere alla cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico; gli estremi necessari ad identificare il veicolo (marca, modello, numero di telaio, classe e targa) e infine i dati completi di chi lo consegna, anche se si tratta di una persona diversa dal proprietario.

Il certificato di rottamazione va conservato per qualsiasi evenienza ed eventuali utilizzi di natura fiscale; inoltre, passati i 30 giorni, è buona norma verificare di persona se lo scooter rottamato è stato effettivamente cancellato dal PRA. Si tratta di un passaggio importante perché solo dopo la cancellazione del veicolo dal PRA decadono gli oneri a carico del proprietario.

Quanto costa la rottamazione scooter

Come per le autovetture, anche per gli scooter esiste la possibilità di rottamare il veicolo gratuitamente. In genere, le case costruttrici si fanno carico per intero dei costi di demolizione nel caso in cui il proprietario consegni il vecchio scooter in concessionario per acquistarne uno nuovo. Nel caso in cui, invece, si proceda in prima persona alla demolizione, ci sono determinati costi da sostenere per il completamento delle pratiche burocratiche. Nello specifico, le somme da pagare sono le seguenti:

  • 13.50 euro di emolumenti ACI.
  • 32.00 euro di imposta di bollo che diventano 48.oo euro se, al posto del Certificato di Proprietà, si presenta il modulo NP3C (scaricabile in formato pdf nella sezione modulistica del sito ufficiale dell’ACI).

Le spese per la demolizione di uno scooter non si esauriscono qui. Il proprietario, infatti, dovrà – oltre alle imposte standard indicate dalla legge – sostenere anche i costi dell’eventuale ritiro e trasporto del mezzo, in base alle tariffe applicate dal centro di demolizione.

Incentivi di rottamazione scooter

Quando si decide di rottamare il proprio scooter è bene informarsi della presenza di eventuali incentivi. Di solito si tratta di incentivi statali oppure di offerte promozionali da parte della casa produttrice. In quest’ultimo caso, l’azienda promuove il ritiro di un vecchio scooter (a prescindere dalla categoria di immatricolazione) offrendo al contempo uno scontro sull’acquisto di un nuovo veicolo; ovviamente, le condizioni e le tempistiche degli incentivi vanno verificate di volta in volta dal momento che hanno una durata limitata.

La rottamazione scooter per estero

La rottamazione dello scooter può avvenire anche al di fuori dei confini nazionali. In tal caso, il proprietario richiede al PRA una “cessazione della circolazione per demolizione” presentando la seguente documentazione:

  • il Certificato di Proprietà, le targhe e la carta di circolazione. Anche in questo caso, qualora una parte della documentazione risulti smarrita o rubata, va allegata la denuncia effettuata presso gli organi di competenza.
  • la nota di presentazione al PRA, utilizzando il retro del Certificato di Proprietà o il modulo NP3C in doppio originale.
  • La certificazione del demolitore estero di avvenuta demolizione con allegata traduzione ufficiale del testo.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/scooter-vespa-parcheggio-traffico-726265/, https://pixabay.com/it/photos/scooter-moto-vespa-bici-veicolo-250491/

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ultimo aggiornamento: 8 Marzo 2021 15:58

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